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#68 – Protettori termici con contatti in scambio e riarmo elettrico

La scorsa settimana abbiamo parlato dei protettori termici AM03DT con contatti in scambio. Si tratta di un particolare modello SPDT, dove le lettere “DT” riportate indicano il “Double throw” di cui si parla in “Da SPST a 3PST”.

Oggi voglio fare un passo in più ed esaminare il medesimo protettore ma nella versione con PTC, quindi con riarmo elettrico, come descritto in “Protettori termici a riarmo elettrico”. Questo è un tipo di protettore già presente nella nostra gamma, come i modelli R1, R4, R8 e 17AMD+PTC. Ma fino ad ora non combinato con un protettore con contatti in scambio.

Il modello a cui faccio riferimento è il tipo AMR03DT. Ovviamente è un protettore con riarmo non automatico. Quindi, dopo aver superato la temperatura d’intervento, i contatti non si ripristineranno per effetto dell’intervento del PTC che ha il compito di mantenere la temperatura al livello di intervento fino a che non viene scollegata manualmente l’alimentazione.

Il grafico qui sotto ci mostra la ciclicità del protettore sulla falsa riga di quanto abbiamo visto per il modello AM03DT, dove T0 è la temperatura ambiente. La linea indica l’andamento della temperatura, posta sull’asse delle ordinate, in funzione del tempo, posto sull’asse delle ascisse. La temperatura sale fino ad arrivare a TR, temperatura d’intervento poi, a differenza di quanto si era visto per il modello AM03DT la temperatura non inizia gradualmente a scendere, ma resta costante su un livello leggermente inferiore alla temperatura d’intervento e non raggiungerà mai la temperatura di ripristino TZ, se non in seguito di una consapevole azione di disconnessione dell’alimentazione per via manuale.

riarmo elettrico

Possiamo anche vedere un esempio pratico avvalendoci di uno schema fornito direttamente da ALBOL-TOMIC.

In questo schema abbiamo una protezione termica con il contatto normalmente chiuso 1-2. A questo circuito è collegata una resistenza Rh, vale a dire il nostro PTC. Il circuito prosegue e va ad alimentare una macchina, ad esempio un motore, contrassegnato con la lettera “M”.

Quando viene raggiunta la temperatura d’intervento (TR) si apre il contatto 2 che va a chiudere il 3, inizialmente su una posizione normalmente aperta. In seguito darà alimentazione a un allarme, identificato con la lettera “A”, che dura finché l’utente non scollega l’alimentazione. Una volta che la temperatura sarà scesa, a seguito dell’interruzione dell’alimentazione, e avrà raggiunto la temperatura di ripristino TZ, i contatti principali 1-2 si ripristinano automaticamente provocando il riavvio del dispositivo M e il contemporaneo spegnimento del circuito di allarme A. La resistenza RH serve a mantenere i contatti 1-3 chiusi fino a che l’utilizzatore non intervenga manualmente.

Ovviamente PTC e contatti in scambio 1-2 e 3 sono integrati all’interno del protettore AMR03DT.

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