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#99 – Le assicurazioni della sicurezza

Quante volte abbiamo sentito la frase “chi controlla il controllore?”. E quante volte i casi di cronaca ci hanno raccontato di controllori assunti, dopo i controlli, dai controllati? Sembra quasi uno scioglilingua ma purtroppo è l’apoteosi della corruzione. Ecco, quando c’è di mezzo la tecnologia questo non succede. 

Sono molti i casi in cui la normativa prevede l’uso di una sicurezza elettrica. A seconda dell’applicazione, del prodotto e dell’utilizzo che ne viene fatto possiamo usare termostati bimetallici a riarmo manuale come i TK32, i termofusibili, i protettori termici a riarmo elettrico, oppure i termostati a bulbo a riarmo manuale. Proprio di quest’ultimo prodotto vorrei parlarvi.

In questo articolo descrivevo il funzionamento del termostato a bulbo regolabile. Quello di sicurezza funziona fondamentalmente nella stessa maniera ma è tarato su un’unica temperatura e il riarmo è affidato a un pulsante anziché essere automatico. Alla base del funzionamento c’è un liquido oleoso che con l’aumentare della temperatura espande il suo volume il quale, agendo su una membrana flessibile fa azionare uno o più contatti elettrici, a seconda che il termostato sia unipolare, bipolare oppure tripolare (Trifase).

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Essendo composto da un sensore, un capillare (di dimensioni variabili secondo le richieste dei clienti) e di un corpo, è possibile rilevare la temperatura in un punto critico, mantenendo il corpo dei contatti elettrici a distanza sicura, in una posizione protetta da polveri, umidità oppure da agenti aggressivi, dove l’utilizzatore non rischia di ustionarsi. 

Questo è uno dei motivi per cui un termostato come il modello VC, disponibile sia in versione DPST che 3PST, trova larga applicazione nel mondo degli elettrodomestici professionali. Tra questi sicuramente domina il settore delle macchine per caffè. 

Stiamo parlando di un sistema di sicurezza che deve intervenire in caso di avarie e malfunzionamenti per interrompere il passaggio di corrente e di conseguenza evitare che l’anomalia degeneri in qualcosa di compromettente se non addirittura pericoloso. Ma tornando al titolo, chi ci assicura che questa sicurezza faccia correttamente il suo lavoro?

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Un buon termostato, con prestazioni nella media, sicuramente interviene regolarmente e correttamente, su questo si può essere certi, così come una persona onesta si comporta sempre in modo corretto, non voglio allarmare nessuno. Tuttavia, un termostato ad alta qualità ha due caratteristiche che i più modesti non hanno. 

La prima è la temperatura massima che può sopportare il sensore senza danneggiarsi. Restando nel mondo delle macchine per caffè, alcuni tecnici, in fase di omologazione, eseguono un test a dir poco devastante. Escludendo totalmente la presenza di acqua nella caldaia avviano la macchina alla massima potenza. In meno di 10 secondi si raggiunge la temperatura d’intervento che mediamente va dai 150°C ai 170°C. Il termostato così interviene, ma l’inerzia termica porta la temperatura oltre i 200°C. Un termostato a medie prestazioni ha una temperatura massima che è di circa 10-15% in più rispetto alla temperatura d’intervento. Quello che succede è che sicuramente interviene e salvaguarda la macchina, però il bulbo si danneggia e il termostato non riarma più, ed è da sostituire. In questa circostanza si è comportato come se fosse un termofusibile, ma 100 volte più caro.

Questo appena descritto però è un caso limite e, a dirla tutta, difficilmente trovabile nel mondo reale. Tuttavia situazioni in cui si possa presentare una forte inerzia termica non mancano di certo.   

La seconda caratteristica è la presenza di un sistema di Fail Safe, letteralmente “a prova di errore”. Questo è più comunemente conosciuto come “Sicurezza intrinseca” o “Sicurezza positiva”. Si tratta di un meccanismo interno che blocca il termostato, mettendolo in posizione Off qualora il capillare o il bulbo si dovessero rompere o guastare, o più semplicemente qualora dovessero esserci perdite del liquido di espansione. Ciò evita dunque che ci siano starature e interventi fuori tolleranza piuttosto che uno stallo e il termostato che non interviene. 

Come si diceva, queste due ulteriori garanzie le si trovano solo nei termostati a bulbo di alto livello come i nostri WQB e VC