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#63 – Un’ottima annata

Ho preso spunto dal titolo di un film di Ridley Scott del 2006, una commedia romantica con Russel Crowe e Marion Cotillard, ambientata in Provenza, terra a me cara. Una storia d’amore scontata fin dal primo minuto, senza alcuna sorpresa, senza alcuna novità, ma ben realizzata e comunque piacevole da vedere. Ebbene, in realtà il titolo l’ho copiato per riadattarlo al 2022 di R&D Components. Abbiamo confermato il salto di fatturato realizzato nel 2021 e abbiamo raggiunto il nostro record storico. Il trasferimento di sede del 2020 da Monza alla nuova realtà di Muggiò si...

#62 – Da SPST a 3PST

Oggi provo a fare un po’ di chiarezza su alcune sigle che sono utilizzate nell’identificare i contatti elettrici e di conseguenza vengono applicate anche ai termostati e ai protettori termici, dal momento che tutti i tipi di dispositivi bimetallici sono parte di un circuito elettrico, all'interno del quale è sempre presente un interruttore che apre e chiude il circuito, e che nel caso del termostato si trova proprio all’interno dei nostri dispositivi ("#57 - Apertura e chiusura dei contatti o ON/OFF?"). Nelle schede tecniche più dettagliate troviamo sigle come SPST, SPDT, DPST, DPDT e 3PST, per...

#61 – Lotto di produzione

I nostri dispositivi vengono usati con due particolari funzioni, quella di regolare la temperatura oppure quella di limitarla. In quest’ultimo caso lo scopo è quello di salvaguardare un prodotto, e quindi la funzione ultima è quella di garantire la sicurezza. Fondamentalmente sono predisposti a questa funzione tutti quei dispositivi termici che non si ripristinano in modo automatico. Sono i TK32, o i TK32OS, i termostati a bulbo a riarmo manuale, i protettori termici a riarmo elettrico e tutti i tipi di termofusibili. La sicurezza viene garantita da tutti questi modelli di disgiuntori termici. Essi devono assicurare degli standard qualitativi in armonia con le richieste del mercato e delle...

#60 – Termofusibile su nastro

In un’epoca come quella in cui stiamo vivendo, estremamente frenetica, globalizzata e soggetta a continui cambiamenti dei mercati, sta diventando sempre più importante riuscire a contenere i costi di produzione. Per poterlo fare esistono sostanzialmente due diverse alternative. La prima è quella di ridurre i costi tramite la ricerca dei componenti più economici e dei fornitori più competitivi, gestire i costi della manodopera all’interno di gabbie salariali, fino alla soluzione estrema della delocalizzazione della produzione verso aree con basso costo del lavoro e burocrazia e pressione fiscale al minimo. Questa è...