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#60 – Termofusibile su nastro

In un’epoca come quella in cui stiamo vivendo, estremamente frenetica, globalizzata e soggetta a continui cambiamenti dei mercati, sta diventando sempre più importante riuscire a contenere i costi di produzione. Per poterlo fare esistono sostanzialmente due diverse alternative.

La prima è quella di ridurre i costi tramite la ricerca dei componenti più economici e dei fornitori più competitivi, gestire i costi della manodopera all’interno di gabbie salariali, fino alla soluzione estrema della delocalizzazione della produzione verso aree con basso costo del lavoro e burocrazia e pressione fiscale al minimo. Questa è la via naturale che intraprendono la maggior parte dei produttori, magari senza arrivare a soluzioni estreme come quella di delocalizzare. Si tratta di una modalità che consente di seguire i clienti anche su volumi di media o piccola grandezza, customizzando al massimo la produzione. In questo caso è importante che fornitori come R&D Components siano in grado di suggerire un prodotto che trovi il giusto equilibrio tra qualità e prezzo.

Grazie alla vastissima gamma dei nostri prodotti normalmente riusciamo a centrare questo obiettivo. La seconda alternativa invece è quella di investire in automazione e rendere il processo produttivo sempre più robotizzato. In questo caso ci sono forti possibilità che il taglio di alcuni processi effettuati in precedenza manualmente, possa trasformarsi in una concreta riduzione dei costi. Inoltre una macchina mantiene il suo standard produttivo pressoché inalterato nel tempo ed è totalmente immune a quelli che vengono definiti “errori umani”.

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Termofusibile su nastro: una conveniente possibilità

Si aprono così due scenari. In un primo il produttore e il fornitore lavorano in partnership per sviluppare un comune progetto, investono e sviluppano un prodotto pronto all’utilizzo e ad essere affidato a una linea di montaggio automatica. Abbiamo già partner che si muovono in questa direzione. Ad esempio è il caso di TMC, come abbiamo visto in “COILTECH: una costante affermazione”, e sul quale ritorneremo in futuro.

La seconda circostanza invece è quella di un particolare rientrante comunque in un’esecuzione standard e prodotto in funzione di una linea di montaggio automatica, come i nostri termofusibili SW1 (“Come funzionano i termofusibili”) prodotti dal nostro partner coreano SUNG WOO. Mi sto riferendo alla possibilità di fornire questo dispositivo di sicurezza su nastro. Ogni termofusibile viene bloccato agli estremi dei due reofori da un nastro adesivo. Questo incolonna tutti gli altri termofusibili a una distanza costante, in genere 5 mm. La lunga striscia che si viene a formare viene poi avvolta intorno a un rocchetto e riparato da due dischi di cartone. Questi hanno lo scopo di mantenere il nastro di termofusibili all’interno del suo alloggiamento e completare così la bobina.

Questa esecuzione rappresenta per SUNG WOO uno standard, ma può essere prodotto anche in accordo con le specifiche fornite dal cliente allo scopo di renderle compatibili con i parametri del suo sistema di produzione.

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