#10 – Come funzionano i termofusibili
Oggi voglio prendere in esame un dispositivo monouso e di massima sicurezza, ma di basso impatto economico: i termofusibili. In modo particolare mi voglio soffermare sulla serie SW1 dei nostri partner coreani della SUNG WOO.
I termofusibili svolgono la loro funzione aprendo un contatto elettrico una volta raggiunta la temperatura per la quale sono costruiti. Il meccanismo che provoca tale intervento è basato su un composto chimico – organico, che da uno stato solido a seguito del raggiungimento di tale temperatura, passa a uno stato liquido. Questo composto si chiama thermal pellet. Il fusibile termico serie SW-1 è costituito da un contatto elettrico mobile, una molla e il thermal pellet, che elettricamente non è conduttivo. Durante il normale funzionamento la corrente scorre dal reoforo sinistro al contatto mobile e attraverso il corpo metallico del termofusibile arriva al reoforo destro. Raggiunta la temperatura di intervento o fusione il thermal pellet si scioglie e passa da stato solido a liquido, provocando l’espansione della molla. Il contatto mobile si allontana dal reoforo sinistro, il circuito elettrico si interrompe e non vi è più passaggio di corrente.
TF, TH e TM nei termofusibili
Sono tre le temperature che determinano il campo d’azione di un termofusibile e quindi la sua scelta:
- TF: Functioning temperature – è la temperatura alla quale il thermal pellet passa dallo stato solido a quello liquido provocando l’apertura del circuito elettrico.
- TH: Holding temperature – è la temperatura massima alla quale il termofusibile può lavorare senza innescare un processo di invecchiamento precoce del thermal pellet e danneggiarsi per 168 ore.
- TM: Maximum temperature Limit – è la temperatura massima alla quale le proprietà meccaniche ed elettriche del termofusibile possono essere mantenute per 10 minuti senza rischiare il ripristino della conducibilità elettrica e il conseguente ritorno al funzionamento.
Questi termofusibili assiali hanno una forma estremamente compatta e un’alta portata di corrente (15A – 250V). Sono inoltre estremamente sensibili alla temperatura ambiente in cui sono installati. Sono dispositivi di sicurezza monouso con un’unica singola operazione, ciò significa che vanno sostituiti una volta che hanno svolto la loro funzione. Questo fenomeno rende il termofusibile molto indicato per equipaggiare i più svariati apparecchi elettrodomestici (frigoriferi, ferri da stiro, macchine da caffè domestiche, resistenze elettriche, ecc.), appunto per il suo basso impatto economico.
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