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#30 – Protettori termici a riarmo elettrico

L’argomento di quest’oggi riguarda dei componenti particolari, i protettori termici a riarmo elettrico.
­Esistono alcune applicazioni per le quali è chiesto che il dispositivo di sicurezza non si ripristini, se non per volontà dell’utilizzatore o, spesso, di un tecnico dell’assistenza. Abbiamo già visto come i termofusibili (“Articolo 10”, e “Articolo 18”) potrebbero rispondere a questa esigenza. Il problema è che l’unico modo per far tornare operativa la macchina sulla quale sono montati è di intervenire sostituendo il termofusibile, tramite un tecnico qualificato.
Esistono però dispositivi a riarmo manuale. Significa che il ripristino del termostato non avviene automaticamente secondo il normale ciclo del bimetallo (on/off) ma tramite un intervento umano. Prevalentemente questa possibilità è offerta dai termostati bimetallici, ad esempio i TK32, oppure dai termostati a bulbo, ma di queste due possibilità parleremo più avanti.

Oggi voglio parlare di una terza via, che è offerta dei protettori termici. Il funzionamento meccanico è totalmente diverso da quello dei due casi appena citati, ma il risultato è molto simile. Per i protettori termici è basato sul principio del bimetallo, come tutti i protettori, ma viene collegato in serie con un termistore PTC. Questo, una volta intervenuto, manterrà la lamina di bimetallo aperta, fino a quando non si andrà a scollegare l’alimentazione e a ricollegarla. Questa soluzione viene usata quando è richiesto un alto livello di sicurezza, per esempio se a seguito di un’anomalia un protettore interviene e si dovrà verificare quali siano state le cause che hanno provocato l’apertura dei contatti. Bisogna assicurarsi che il protettore non ripristini mentre l’addetto di turno compie le dovute indagini, ma solamente al termine di queste. Ecco quindi che il protettore interviene e il ripristino avverrà solamente per volontà e con consapevolezza di chi sta controllando la macchina.

Protettori termici a riarmo elettrico

Le soluzioni che proponiamo

R&D Components ha diverse soluzioni da offrire, riguardo i protettori termici a riarmo elettrico. La prima arriva ancora una volta dai nostri partner tedeschi della TMC. Si tratta della serie R, (R1, R4 ed R8) che è progettata con gli stessi ingombri della serie C e con gli stessi vantaggi strutturali (“Articolo 1” e “Articolo 28”). Ha inoltre il vantaggio di avere inserito il PTC all’interno dell’involucro metallico, garantendo la massima protezione in caso di compressione.

Una seconda alternativa è data dalla soluzione cinese 17AMD+PTC, leggermente più grosso della serie R ma con la possibilità di raggiungere portate e un ciclo di vita molto più alti. 

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