#94 – Provider Solutions – Come installare una sonda PT in pochi passaggi e con prestazioni migliori
Per un operaio qualificato posizionare una sonda PT in un motore elettrico non è un lavoro particolarmente impegnativo. Ma è vero che ciò richiede il suo tempo e sappiamo tutti quanto vale il tempo in termini di costo di un operatore qualificato. Di conseguenza quanto queste operazioni possano incidere sui costi finali del prodotto.
Le sonde PT sono dispositivi che rilevano la temperatura tramite la lettura della resistenza. Le più usate nel mondo dell’elettromeccanica sono i PT100 e i PT1000.
Vengono spesso usati per controllare la temperatura su avvolgimenti, rotori, cuscinetti e motori elettrici e inseriti manualmente nell’applicazione. Come si diceva prima questo processo richiede tempo e il tempo si converte inevitabilmente in denaro, ma come si può ridurre questo costo? L’unica soluzione è quella di concordare coi fornitori prezzi sempre più economici? Ovviamente no. Certo, guardarsi intorno e capire se il mercato possa offrire gli stessi prodotti a prezzi più competitivi è sempre doveroso, e vi posso dire che R&D Components negli ultimi tempi ha stretto rapporti commerciali con produttori del Far East estremamente validi, flessibili e competenti.
Ma i nostri partner della TMC hanno iniziato da qualche tempo a specializzarsi in Provider Solutions. Praticamente, in cooperazione col cliente individuano le fasi critiche in un processo produttivo legate all’applicazione dei protettori termici, dei PTC o delle sonde PT in generale, e studiano una soluzione che consenta, in un numero minimo di passaggi, di applicare il dispositivo sull’apparecchiatura. Alcune volte la soluzione viene realizzata per produzioni automatiche, in altri casi si raggiunge lo scopo cercato anche per applicazioni manuali, come nel caso delle sonde PT.
Se prendiamo in esame l’esempio riportato nella foto, possiamo vedere una sonda alloggiata in un cilindro e chiusa ermeticamente con una resina. Una molla fa perno sull’occhiello a due fori. All’interno di un foro scorre il cavo e termina sul cilindro in cui è inserito il sensore. L’altro serve per far passare una vite che fisserà il sensore alla carcassa del motore. La molla garantirà che la parte sensibile della sonda sia sempre a contatto con l’avvolgimento, che in questo esempio è il punto in cui si deve rilevare la temperatura. Ammettendo di voler adottare questa specifica soluzione, quali sono i passaggi?
Semplice. Si deve apportare una modifica alla carcassa del motore per assicurarsi che ci siano i due fori col giusto interasse per inserire la sonda e fissarla, e acquistare il sensore appositamente prodotto da TMC per questa applicazione. Mi rendo conto che tutto questo non sia indolore. Converrete però con me che la carcassa viene modificata una volta sola e nel tempo sarà sicuramente ammortizzato il costo. Il sensore invece costerà di più di un tradizionale sensore, soprattutto se si ha precedentemente intrapreso una politica saving sui prezzi.
Ma in quanto tempo si posiziona il sensore sul motore? Qual è la differenza tra inserire all’interno di un avvolgimento, oppure al di sopra di esso, un sensore e inserirlo in un alloggiamento tondo precostruito e avvitare una vite? Gli addetti ai lavori lo sanno bene e sarà molto facile per loro fare due calcoli sul risparmio di tempo, senza scordarsi che, grazie alla vite di pressione, il nostro PT sarà sempre a diretto contatto col punto di rilevamento della temperatura.
Ecco che ancora una volta torno a far notare che alla fine, a conti fatti, i costi sono inferiori ai benefici. Il risultato finale è che chi più spende…più guadagna.
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