#142 Protettori termici IP68
L’ambiente incide in modo determinante sulla precisione di intervento di un protettore termico. Abbiamo visto come l’ambiente possa diventare ostile e principale nemico di una buona lettura se intervengono fattori esterni contrari (Articolo 26, 55 e 81”). Contemporaneamente sappiamo che l’acqua può essere una delle principali cause di malfunzionamento o danneggiamento, ma esiste un modo per difendersi?
Diciamo che non è impossibile provare a difendersi o limitare i danni che l’acqua può provocare in una macchina. Tutto dipende se si deve lavorare a contatto con essa oppure se si deve a tutti i costi evitare qualsiasi infiltrazione perché sarebbe deleteria.
Se dobbiamo evitare infiltrazioni causate dalla condensa possiamo ad esempio utilizzare dei cavi riscaldanti comunemente noti come scaldiglie anticondensa. Questi componenti eliminano la possibilità che si formino piccoli ma devastanti depositi di acqua, per esempio all’interno di un motore o di un generatore.
Seguendo un principio vagamente simile, se l’obiettivo non è più combattere l’acqua ma evitare che essa condensi e a causa delle bassissime temperature dell’ambiente di lavoro, si trasformi in ghiaccio, allora esistono i termostati e i protettori termici antigelo. In prossimità degli zero gradi i contatti si chiudono e viene alimentata una resistenza o un cavo riscaldante. Questi evitano che la temperatura scenda fino od oltre gli zero gradi centigradi.
Esiste però anche una famiglia di protettori termici, quella degli AM07 prodotti da TOMIC, che può garantire un grado di protezione IP68 per 30 minuti per 1 metro. Sono gli standard minimi garantiti dalla Casa in seguito a test di laboratorio eseguiti internamente. Ma, su richiesta, tali test potrebbero spingersi oltre valutando nuovi confini e nuovi limiti.
Il protettore base è il modello AM01. Si tratta di un dispositivo estremamente compatto, miniaturizzato, con una portata di 2,5A per 250V per 10.000 cicli e omologato UL e VDE. Questo protettore viene incapsulato in una custodia plastica (oppure metallica) e sigillato con un’apposita resina che lo rende impermeabile e assicura un grado di protezione IP68. Per la precisione, è sigillato sottovuoto per 40 mmHg o 40 Torr se si preferisce.
La versione esiste sia con i contatti normalmente chiusi, che normalmente aperti nella versione AM17. Oppure protetto all’interno di un cilindro in acciaio, adatto a rilevare la temperatura dei fumi di scarico delle stufe o nelle caldaie. In questo caso stiamo parlando del modello AM07-6.
Anche nella versione più ingombrante, quella con custodia metallica e guaina isolante, la serie AM07 mantiene comunque un aspetto compatto e dimensioni tutto sommato ancora ridotte. Cioè uno spessore di 6,4 mm una larghezza di 9,1 mm e una lunghezza di 16 mm.
Un dispositivo bimetallico che in funzione della temperatura percepita può aprire e/o chiudere i contatti. Lavorando inoltre anche in presenza di acqua o semplicemente in ambiente molto umido.