#135 I gradi di protezione IP
L’acqua è una risorsa indispensabile per la vita sulla Terra. Ma per contro quanti danni può causare la sua presenza se non vengono prese le dovute precauzioni? E non mi riferisco solo alle piogge che stanno perseguitando la nostra area (alla faccia della siccità e delle regole che ci vogliono imporre), ma anche alle semplici infiltrazioni dentro le apparecchiature. Bisogna perciò essere consapevoli dell’applicazione che un prodotto avrà una volta messo sul mercato e, se è il caso, garantire il corretto grado di protezione. Ma quali sono questi gradi?
A volte la semplice esposizione di un motore elettrico alle escursioni termiche può degenerare in condensa e successivamente in acqua e compromettere seriamente il funzionamento della macchina. Conoscendo questo problema si può porre rimedio applicando delle semplici scaldiglie anticondensa all’interno del motore.
Questo è un esempio di quello che si può fare per proteggere un apparecchio da potenziali problemi. Ma cosa si deve fare se l’applicazione richiede un contatto diretto, e magari costante con l’acqua?
La norma IEC 60529 (DIN EN 60529) ha definito in modo univoco i gradi di protezione delle certificazioni IP. Si tratta di uno standard internazionale che classifica i diversi gradi di protezione dalla penetrazione di polveri, corpi estranei o liquidi, intesi esclusivamente come acqua. Il grado è identificato dal prefisso “IP” che significa Ingress Protection, e da due numeri. Il primo indica il grado di protezione dalla penetrazione di polveri e corpi estranei e il secondo dalla penetrazione in ambiente umido e bagnato.
La classificazione va da IP00, che significa che non ha nessuna protezione dall’ingrasso di polveri e infiltrazioni d’acqua, ed è il livello che normalmente hanno i termostati bimetallici e i protettori termici e può arrivare fino a IP68, che significa che è completamente ermetico a polveri e fumi e protetto contro la prolungata immersione in acqua, anche oltre 1 metro di profondità, come indicato nella tabella che segue.
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Come si diceva, non tutti i dispositivi di sicurezza termica sono prodotti per lavorare a contatto con l’acqua. Esistono però alcune esecuzioni molto particolari che vengono prodotte con lo specifico scopo di poter lavorare in questi tipi di ambienti.
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Uno di questi prodotti sono le sonde di temperatura TG68S-60, si tratta di una sonda NTC certificata IP68 che può lavorare addirittura fino a 5 metri di profondità. Il sensore è protetto da un bulbo in acciaio inossidabile del tipo AISI 316 che, grazie al suo elevato contenuto di cromo e molibdeno combinato con un basso contenuto di carbonio, presenta un’ottima resistenza alla corrosione. Il tubo, del diametro di 6 mm per 60 mm è sigillato in tre diversi punti lungo il cavo in silicone.
Questa sonda può lavorare da -50°C a +150°C e viene prodotta in Europa. Dal domestico all’industriale è una sonda che può trovare una vasta gamma di applicazioni garantendo alta precisione nella lettura e performance costanti nel tempo.