#131 Le certificazioni e i Rating. Le contraddizioni di un futuro sostenibile
Siamo diventati molto bravi a trasformare questioni molto serie ed importanti, come l’ambiente e la sicurezza, in ridicole manifestazioni di finzione ed ipocrisia. Ma tutto questo non cancella l’importanza e la centralità che certi argomenti hanno, e devono continuare ad avere, nelle nostre vite private e professionali.
Quest’anno R&D Components ha ampliato i suoi orizzonti seguendo l’invito dei nostri consulenti di NSA di ottenere tre differenti Rating. Questi avrebbero certificato l’impegno che la Società dimostrava verso alcune tematiche. E precisamente:
RATING ASSICURATIVO. Certifica che R&D Components ha coperture assicurative verso tutti gli aspetti strategici dell’impresa, dal multi-risk, alla cyber security, agli infortuni, dalla RC prodotti alla tutela legale e al Key man. Abbiamo ottenuto il punteggio di “Rating A2 – Solidità”, significa 90 su 100, quasi il massimo. Avere una vasta copertura assicurativa dovrebbe garantire che in caso di gravi imprevisti la Società avrà la forza di andare avanti comunque, offrendo garanzie di solidità a tutti i suoi partner indipendentemente che siano clienti, fornitori o banche.
RATING DI LEGALITA’. Questo rating è stato attribuito direttamente dal Garante della Concorrenza e del Mercato. Con l’adunanza del 2 ottobre 2023, lo stesso ha analizzato la nostra domanda e attribuito il punteggio di “1 stella ++”. “Il rating di legalità è un indicatore sintetico del rispetto di elevati standard di legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, del grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business”. Questo certificato viene riportato anche sulla visura camerale e indica che R&D Components rispetta tutti gli indicatori di legalità richiesti dal Garante.
Fin qui direi tutto OK. Abbiamo però voluto incrementare le nostre certificazioni e ottenere anche il RATING ESG (Environmental – Social – Governance), sul quale vorrei fare una digressione.
Le norme dettate dalle istituzioni con l’obiettivo di proteggere la salute degli esseri viventi e l’ambiente sono diverse (ne abbiamo parlato qui, qui, qui e qui). Su questa linea si pone anche la Direttiva 2022/2464, denominata Corporate Sustainability Reporting Directive (Direttive sulla relazione di sostenibilità aziendale). Tale norma impone l’obbligo di redigere un bilancio, non economico, di sostenibilità. Questo obbligo vale per tutte le società quotate in UE (comprese le PMI ed escluse le microimprese), le compagnie di assicurazioni, gli istituti di credito e tutte le aziende di grandi dimensioni, con oltre 250 dipendenti, con ricavi netti di 40 milioni di Euro oppure uno stato patrimoniale con un attivo di oltre 20 milioni di Euro.
Non vi nascondo che R&D Components non rientra in questi parametri e non aveva nessun obbligo di ottenere il Rating ESG. Ma siccome, direttamente o indirettamente, facciamo parte della filiera di Società che rientrano pienamente in questi parametri, e poiché si dice che in futuro tali obblighi saranno estesi a tutta la filiera, abbiamo deciso di anticipare i tempi e abbiamo ottenuto il RATING ESG con il punteggio di BBB che significa rischio medio/basso.
Cosa significa concretamente ESG? Si tratta di un punteggio che viene dato sulla base di un questionario di 50 pagine suddiviso sulla base dell’attenzione che dedichiamo all’Ambiente (Environmental), al Sociale (Social) e alla gestione aziendale, economica ma anche ai rapporti interni con e tra i collaboratori (Governance). Tutto giusto e nulla da obiettare…finché non è iniziato il questionario. Purtroppo, essendo obbligatorio per le multinazionali con le caratteristiche che abbiamo visto prima, non è stato sviluppato un questionario proporzionato alle nostre dimensioni. Di conseguenza, le domande fatte a NESTLE’, ADIDAS o GOOGLE sono le stesse fatte a una realtà di sette persone. Volete alcuni esempi di criticità che mi hanno evidenziato?
“Non vengono compensate le emissioni di CO2 tramite l’acquisto di crediti sul mercato volontario”. Non sto scherzando, mi è stata fatta veramente questa proposta. Oppure la valutazione sul consumo idrico, che non metto in dubbio sia una tematica estremamente importante e che in certe zone (o in certi momenti) anche in Italia ci possa essere una crisi idrica. Ma nella mia regione, in Lombardia, quest’anno (e anche lo scorso) parlare di siccità significa solo farsi mandare, come si usa dire, a quel paese. Vi risparmio i commenti sull’età del personale ad altre tematiche simili.
Affrontare questioni importanti come l’ambiente, il lavoro, i diritti con questa mentalità è semplicemente deleterio e non fa altro che banalizzare e ridicolizzare l’intero dibattito. Ma ormai ci stiamo abituando a percepire come ecologici dei prodotti che non inquinano quando li usi, ma devastano l’ambiente quando vengono prodotti e quando devono essere smaltiti.
Perdonate lo sfogo, ma troppo spesso qualcosa di giusto e logico diventa illogico. A farne le spese siamo noi e l’obiettivo finale, che così facendo si allontana sempre più.
Detto questo, ho deciso di fare il Rating ESG anche se non ero costretto a farlo. E’ così che R&D Components può vantare ad oggi tutti e tre i Rating di NSA. Per questo motivo, la stessa ha premiato R&D Components con un riconoscimento di eccellenza durante gli NSA Integrity Awards, che si sono tenuti a Milano, al Palazzo della Borsa, lo scorso Venerdì 7 giugno.