#114 Termostati per forni
Le resistenze sono un componente utilizzato nella stragrande maggioranza degli elettrodomestici, e non solo. Ne esistono una vastità di modelli con applicazioni quasi infinite e con caratteristiche estremamente diverse le une dalle altre. Alcune di queste sono “pilotate” da un termostato, come nel caso delle resistenze per forni.
Abbiamo visto che alcuni forni sono predisposti ad essere completi di una sonda di rilevamento della temperatura, detta sonda carne o sonda cuore. Ma cosa genera quel calore che porta alla cottura della carne in un forno? La risposta è la resistenza. Si tratta di un componente che sfrutta l’effetto Joule, un fenomeno fisico che fa sì che l’energia elettrica venga trasformata in calore. La sua funzione è quella di opporre un ostacolo, e quindi una forma di resistenza, al flusso di corrente elettrica, che si trasformerà in calore.
Per poter gestire questo flusso di calore, ed evitare che diventi pericolosamente incontrollabile, utilizziamo dei termostati.
Nel caso dei forni si usano dei termostati a bulbo regolabili. Questi componenti hanno il compito di limitare l’aumento della temperatura generato dalla resistenza interrompendo il passaggio di corrente. Il termostato regolabile consente di selezionare la temperatura richiesta impostandola tramite la manopola di regolazione. Il sensore del termostato viene posizionato in prossimità della resistenza in modo tale da poter rilevare tempestivamente la temperatura ambiente che si è creata all’interno del forno. Questo interverrà aprendo i contatti quando si raggiungerà la temperatura impostata manualmente dall’utilizzatore del forno.
L’alberino di rotazione, al quale è poi fissata la manopola graduale con l’arco delle temperature di intervento, sono le uniche parti del termostato che possono essere raggiunte all’esterno del forno, o del piano cottura, o del grill, o altri elettrodomestici ancora.
Il principio è sempre il medesimo. Il termostato, con l’albero e la manopola raggiungibili dall’esterno, viene posizionato in una “comfort zone” totalmente al sicuro dalle alte temperature, il capillare collega il corpo al sensore, detto anche bulbo, che invece, come abbiamo visto, viene posizionato nel punto in cui la resistenza porta il forno a raggiungere la temperatura più alta.
A seconda dell’applicazione o delle esigenze del progetto i termostati a bulbo possono essere unipolari (SPST o SPDT), bipolari (DPST) o trifase (3PST), regolabili oppure di sicurezza, vale a dire con il riarmo manuale. Grazie alla collaborazione con la Società spagnola TECASA oggi R&D Components ha un valido e affermato partner capace di coprire tutta la gamma.
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