#89 – Un protettore può sostituire un termostato?
Se ho la necessità di controllare la temperatura in una determinata applicazione e devo utilizzare un dispositivo meccanico in grado di aprire e chiudere i contatti per un numero estremamente elevato di cicli la soluzione è quella di utilizzare un termostato bimetallico. Ma come faccio se gli ingombri non me lo consentono?
Il principio sulla quale si basa l’operatività dei termostati bimetallici e dei protettori termici è lo stesso. Vale a dire l’apertura dei contatti determinata dal diverso coefficiente di dilatazione dei metalli che compongono il disco bimetallico. Abbiamo visto però che le diverse caratteristiche costruttive portano i termostati ad avere prestazioni più alte dei protettori. Infatti, se i primi possono raggiungere i 100.000 cicli a 10A e 250V, i protettori garantiscono 10.000 cicli mediamente a 2,5A e 250V, con punte massime di 13A, come nel caso del AC02G e AC03G, ma il numero di interventi resta di 10 mila. Ecco che, se il nostro obiettivo è quello di mantenere una temperatura all’interno di un determinato range è chiaro che il dispositivo debba aprire e chiudere i contatti con una certa continuità di intervento protratta nel tempo. Quindi 10 mila cicli non possono essere sufficienti.
Torniamo così alla domanda posta all’inizio di questo articolo. Fermo restando che abbiamo stabilito che il nostro dispositivo debba essere un termostato bimetallico, come ci dobbiamo comportare se gli ingombri non ci consentono di utilizzare questo componente?
La soluzione esiste o, meglio, ne esistono addirittura due:
1) Abbiamo già parlato di micro-termostati e illustrato tutte le peculiarità di un prodotto unico nel suo genere. Parliamo del TK127, prodotto dai nostri partner armeni della THERMOREX, che mantiene prestazioni medio-alte (5A, 250V, 100 mila cicli). Questo nonostante abbia dimensioni molto ridotte, se paragonate al tradizionale termostato bimetallico. Tanto è vero che potrebbe essere definito come una via di mezzo tra questi ultimi e i protettori termici.
2) Esiste però una seconda soluzione rappresentata proprio da un protettore termico, il V7AM. Non è di certo un micro-protettore ma le misure sono più ridotte di quelle di un termostato bimetallico. Ha uno spessore anche più ridotto del TK127, ma le sue prestazioni sono le medesime di quest’ultimo, vale a dire 5A a 250V per 100 mila cicli. Questi numeri sono una quantità estremamente elevata per un protettore termico.
Il nostro compito è quello di fornire più soluzioni a un potenziale problema. A voi il compito di valutare sulla base delle prestazioni e degli ingombri quello che potrebbe essere il prodotto ideale per il vostro progetto.