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#157 Controllare la temperatura in punti diversi e distanti

Prevalentemente vengono utilizzati a protezione dei motori elettrici in caso di anomalie che potrebbero seriamente compromettere l’apparecchio o addirittura degenerare in un pericoloso principio di incendio. Sono i protettori termici ma la loro applicazione va ben oltre i motori.

Come si diceva prima, quando parliamo di protettori termici si pensa soprattutto alla protezione di un motore elettrico e a seconda delle caratteristiche e del posizionamento possono variare sia nella temperatura che nell’esecuzione, ad esempio potrebbe rendersi necessario rilevare la temperatura in punti diversi pertanto ecco che è possibile, su richiesta, avere i protettori termici a coppia (serie di due) o a terna (serie di tre) o addirittura oltre.

La messa in serie di più protettori termici non è altro che la creazione di un collegamento tra due, tre o anche più dispositivi che andranno a rilevare la temperatura in posizioni diverse e volendo anche a distanze importanti; infatti, trattandosi di un componente bimetallico esso rileverà la temperatura nel punto esatto in cui viene posizionato e nel quale dovranno essere consideranti tutti i fattori che possono influenzarne l’esito.

temperatura

Non esiste un limite vero alla lunghezza dei cavi e di conseguenza alla eventuale distanza tra i punti di controllo. Ma nella mia esperienza non sono mai andato oltre i 4 metri di cavo. E tra l’altro con versioni di protettori termici singoli, dovendo essere usati all’interno di un grosso macchinario e dovendo seguire un percorso sinuoso e articolato. Da qui la necessità di avere cavi molto lunghi.

Queste dimensioni però presentano alcuni problemi di ingombro in fase di logistica. Immaginatevi un protettore termico con un cavo di 4 o 5 metri, fondamentalmente viene venduta una bobina di cavo con attaccato un protettore. La situazione si complica se non si tratta più di un cablaggio lineare ma della connessione tra due, tre o più protettori, con i cavi di collegamento tra uno e l’altro che magari hanno dimensioni diverse, che in questo caso rischierebbe di essere difficilmente trasportabile e di difficile posa in opera.

Nel caso in cui doveste trovarvi in una situazione così estrema sarebbe consigliabile utilizzare protettori con cavi standard, posizionarli e fare la connessione tramite un giunto rapido o connettori fast-on o altro. Magari consultatevi con una società di cablaggi, o fate fare questa parte di lavoro a loro. In Italia abbiamo vere eccellenze in questo settore.

Le misure standard dei protettori in genere sono di 300/300 per i cavi esterni e 100/100 per quelli di collegamento. Quindi, una terna di protettori avrà i cavetti di 300/100/100/300 mm ma, entro certi limiti, non ci sono problemi ad uscire da questi parametri.

Chiaramente il protettore termico segnala l’effetto e non la causa. Protegge dai danni che possono derivare da un’anomalia o un malfunzionamento. O più semplicemente, quando agisce da limitatore pone una soglia oltre il quale la temperatura non deve andare. Ma questa è una scelta che compete a chi sviluppa il progetto e avrà il compito di individuare il prodotto più adatto alla sua applicazione.