#125 Una prima valutazione
Dopo un biennio 2021 – 2022 che, opinione diffusa e condivisa dalla maggior parte delle aziende, è andato particolarmente bene, abbiano attraversato un 2023 nel quale abbiamo vissuto, come spesso ho detto, di rendita di quanto prodotto nel 2022, di programmazioni prese in quel periodo e di ordini posticipati dal 2022 al 2023. Si è così creata una certa attesa e curiosità sul 2024. Dopo un primo quadrimestre come sta andando?
Parlo innanzitutto per esperienza personale, ma confrontandomi sul mercato con le diverse realtà in contatto con R&D Components, posso affermare che la tendenza sia abbastanza diffusa e condivisa anche dalle altre Società.
Il 2024 è partito con un passo non certo spedito, ma ha ripreso a muoversi con le proprie forze. Intendo dire che le imprese hanno iniziato a riordinare perché le scorte a magazzino accumulate in precedenza iniziano ad esaurirsi, ne facevo cenno qui. In una precedente analisi previsionale avevo notato che sul finire dello scorso anno il mercato si era fermato in attesa degli esiti ufficiali degli inventari dei magazzini. Questo per evitare di ripetere le esperienze del 2022 e di accumulare magazzino in eccesso. Mi sbilanciavo ipotizzando che, dopo un primo quadrimestre di equilibrio, il mercato avrebbe iniziato a muoversi con più regolarità a partire dal mese di maggio.
Il mese è appena iniziato, ma diverse Società proprio in questo periodo sono in fase di programmazione. Questo lascia intendere che qualcosa sia destinato a muoversi nelle prossime settimane, rendendo in questo modo corretta la mia previsione di dicembre.
Sicuramente le guerre ancora in essere e la conseguente crisi di Suez rappresentano una forte incognita, non tanto per un anacronistico coinvolgimento diretto nei conflitti, ma per le conseguenze che essi hanno sui mercati e sull’economia. Nonostante tutto questo il mercato non sembra intenzionato a fermarsi.
Diciamo che in questi primi mesi dell’anno ci siamo mossi, senza troppa fretta, andando avanti con prudenza e moderazione. Oserei dire che alla guida ci sia stato il famigerato uomo col cappello. Speriamo che ora si metta da parte e lasci il comando a chi ha voglia di correre.
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