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#109 – Uno strano anno

Siamo ormai arrivati alla fine di questo 2023, ma com’è andata? Cosa possiamo dire di quest’anno che si sta per chiudere? Qual è alla fine il bilancio?

Bene o male non è facile trovare qualcuno che sia soddisfatto di questo 2023. Allo stesso tempo, nella maggioranza dei casi, questa insoddisfazione è dovuta all’impietoso paragone con il biennio 2021-2022, durante il quale abbiamo assistito ad una fortissima, ma anche ingiustificata, crescita senza limiti e paragoni.

Abbiamo assistito ad un forte aumento della domanda e a una difficoltà nel soddisfarla che non ha precedenti. Venivano richiesti i materiali, ma era difficile produrli, era difficile approvvigionarsi di materie prime, che avevano tempi di consegna lunghissimi e costi in continua crescita.

In questo scenario, molti responsabili degli acquisti hanno preferito ordinare più del necessario, per paura di non poter dare al reparto produttivo gli elementi necessari a produrre e quindi vendere.

Ne facevo cenno già in questo articolo, nel quale iniziavo a segnalare una prima battuta d’arresto del mercato e l’inizio di una parabola discendente.

In quest’altro confermavo tale tendenza evidenziando come, nonostante una forte riduzione della domanda, il fatturato, sulla base di quanto prodotto nel 2022, raggiungeva comunque risultati soddisfacenti.

Nel corso del 2023 la produzione non si è fermata e, pur non essendo quella del 2022, ha proseguito il suo cammino. Le scorte di materiale che riempivano i magazzini della stragrande maggioranza delle industrie italiane (e non solo, ovviamente) sono andate riducendosi. Così, a partire dalla metà di novembre abbiamo cominciato a vedere un ritorno alla normalità e un dinamismo nell’ordinato che era dormiente da troppo tempo.

Tutto questo è durato un mese, o poco più. Poi, dalla metà di dicembre, abbiamo assistito a un nuovo forte rallentamento dell’ordinato, ma è un copione che spesso si ripete a fine anno, inoltre questa volta sembra essere più incidente un nuovo “nemico” chiamato inventario, nessuno vuole più ripetere l’esperienza del 2022 e i magazzini sono tenuti al minimo.

A mio avviso ci aspetta un primo quadrimestre 2024 ancora incerto e nel periodo maggio – agosto dovremmo avere più stabilità e probabilmente una ripresa sul finire dell’anno.

Questa è solo una mia supposizione. Quello che ora conta più di tutto è che ci stiamo avvicinando al Natale e tutti noi abbiamo bisogno del nostro meritato riposo. Oggi è il nostro ultimo giorno di lavoro ufficiale e riapriremo gli uffici Lunedì 8 gennaio. Gli articoli di R&D Social ritorneranno Giovedì 11 ma noi resteremo comunque operativi via e-mail. Se avete la necessità di contattarci scrivete al vostro referente e vedremo come aiutarvi.

Non mi resta che inviarvi i migliori auguri di buon Natale e sereno 2024 da parte di tutto lo staff di R&D Components.