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#118 MCE – La resa dei conti

Milano non regala niente, ed è cara, molto cara. Quindi non è consentito sprecare perché è alto il costo della vita, sono impegnativi i costi di alberghi e ristoranti, soprattutto in periodo di fiera. E non credo esistano pause per i poli fieristici milanesi.

Infine, costano molto anche le fiere, fino al doppio di quanto può venire chiesto per fiere in città con dimensioni più contenute. Ma Milano offre anche molti servizi con le sue cinque linee della metropolitana, con una rete di autostrade e tangenziali di oltre 180 km e, non ultimo, con tre aeroporti internazionali che raggiungono tutti gli angoli d’Europa e in molti casi consentono di andare e tornare in giornata da una destinazione europea, come spesso mi capita di fare.

Questo scenario facilita o complica il raggiungimento del successo di una manifestazione?

Anche quest’anno saremo presenti alla MCE – Mostra Convegno Expocomfort che si terrà a Milano dal 12 al 15 marzo. Ci potrete trovare, insieme ai nostri partner della THERMOREX, al Pad 18 Stand E12.

La passata edizione subiva ancora le conseguenze di due anni di restrizioni e dei forti cambiamenti che la pausa imposta dalle Leggi nel periodo della pandemia aveva causato nel mondo fieristico, portando tra l’altro un grosso numero di espositori, anche di primaria importanza, e decidere di non partecipare alla manifestazione e orientare l’investimento verso altre forme di marketing. A seguito di queste scelte ci si chiedeva se le fiere potessero avere ancora un futuro o se semplicemente si stessero avviando verso il loro tramonto. Probabilmente potremo iniziare a farci un’idea al termine di questa manifestazione.

Quello che è certo è che costi alti alzano l’aspettativa di un concreto ritorno dell’investimento. Non è però semplice fare il calcolo di quanto una fiera abbia reso poiché le motivazioni che portano ad esporre sono molteplici. Ma questo tema lo affronteremo un’altra volta.

MCE

Sicuramente la MCE ha iniziato un primo processo di ridimensionamento. Difatti non saranno utilizzati i padiglioni 13,15, 22 e 24, quelli strutturalmente più capienti e posizionati in prossimità della Porta Ovest. Questo potrebbe tuttavia non essere un problema, bensì l’inizio di un nuovo modo di fare le fiere.

Molto probabilmente stiamo andando verso una riduzione della spettacolarizzazione. Infatti, i grandi assenti in questa fiera sono quegli espositori che con i loro stand occupavano una vastissima parte del loro padiglione, con diverse forme di attrazione al loro interno, dai gadget sempre più ricercati, alle modelle, alla musica, anche con musicisti in esibizione dal vivo, al catering e ai bar al loro interno.

Tutto questo evidentemente è sempre stato molto costoso per una fiera di settore. Ma negli ultimi tempi il ritorno dell’investimento è sceso al di sotto delle aspettative, diventando sempre più insostenibile.

Non dico che si debba rinunciare alla spettacolarizzazione. Penso però che in futuro sarà riservata esclusivamente a quelle fiere che si rivolgono al grande pubblico, alla massa. Nei nostri casi, e in modo particolare per R&D Components, i mercati sono di nicchia, tecnici e selettivi. Meno curiosi circolano per i padiglioni e meglio è. Non serve nemmeno una presenza particolarmente lunga, due giorni sono l’ideale, tre il massimo, oltre è troppo.

Ribadisco che queste sono le necessità di una Società come R&D Components, altamente qualificata e che lavora per mercati altamente specializzati, ma è solo un punto di vista e non sicuramente l’unico.

Il lavoro degli organizzatori sarà quello di comprendere in pieno tutte le realtà presenti con le relative esigenze ed aspettative e di capire come conservare, sviluppare e investire su quella parte salvabile. E infine come accettare che altre parti percorrano altre vie. 

La stessa permanenza in una realtà come Milano e in modo particolare il polo fieristico di Rho (a mio avviso tra i più belli d’Europa e forse il più bello) potrebbe essere messa in discussione, valutando molto attentamente i pro e i contro.

MCE

Come dicevo prima, quanto fin qui espresso è solo il punto di vista di una delle realtà presenti in fiera, che dovrà essere confrontata con altre realtà, ma questo non è il nostro compito. 

Noi presenteremo i termostati ad asta, i sensori NTC a clip e tutte le sonde di temperatura proposta nella nostra gamma. Non ultimi i termostati bimetallici della THERMOREX e i termostati a bulbo, grazie anche alla nuova collaborazione con la Società spagnola TECASA.

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