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#103 – Il foro dell’interasse fa la differenza

Per interasse, applicato ai nostri dispositivi, intendiamo la distanza che separa il centro dei due fori di fissaggio di un termostato, bimetallico o a bulbo. Può realmente essere un fattore di importanza primaria? 

L’interasse è una misura, e la definizione più comune è quella di “distanza tra due assi paralleli”. Questa terminologia però viene usata per i nostri prodotti per definire la distanza tra i due centri dei fori di fissaggio di un termostato. Come dicevamo, è fondamentale che coincida alla perfezione poiché la produzione in serie di qualsiasi apparecchiatura prevede quasi sempre la predisposizione dei fori nei quali saranno avvitate le staffe per fissare un termostato (di qualsiasi natura). Una misura dell’interasse diversa non consente la sostituzione di un prodotto in luogo di un altro.

La produzione di termostati, soprattutto di quelli bimetallici a contatto, più genericamente definiti da “mezzo pollice” (1/2”), per intenderci come i nostri modelli TK24 e TK32, hanno raggiunto una quasi totale standardizzazione dimensionale. Significa che i diametri, le altezze, e perfino gli interassi sono i medesimi per tutti, 23,8 mm indipendentemente dal produttore. A volte possono variare le forme delle flange di fissaggio. Qualche volta infatti possiamo avere, al posto di fori rotondi, dei fori a ellisse, per aumentarne l’adattabilità. Il riferimento restano sempre i 23,8 mm a cui facevo cenno. 

Lo stesso vale per i termostati a bulbo, che hanno un interasse di 28 mm indipendentemente che si stia parlando di AGO, ZA o WRC.

Poco fuori dalla rigidità di questi schemi possiamo trovare i termostati bimetallici doppi o quelli bifase, ai quali possiamo aggiungere un’esecuzione molto particolare di una flangia di fissaggio dei TK24, la soluzione MG03

Le misure ufficiali ci dicono che gli interassi sono apparentemente diversi. Infatti, i termostati doppi KSD301A2-039 hanno un interasse di 34 mm, i bifase AK33 ne hanno uno di 37 mm e i TK24-MG03 invece 35,5.

Eppure, differenze tecniche a parte (le vedremo più avanti) tutti questi tipi di termostati potrebbero essere intercambiabili tra di loro. 

Non siete convinti? Ve lo spiego. 

La differenza la fa il diametro dei fori di fissaggio. Questo perché l’ampiezza di questa misura determina non più l’interasse, ma la misura minima e la massima di distanza tra le due viti che dovranno andare a fissare il termostato. Questa è poi la distanza alla quale sono predisposti i fori per le viti nelle applicazioni sulle quali saranno montati i nostri termostati.

Per chiarire meglio prendiamo in esame i numeri:

PRODOTTOINTERASSEDIAMETRO FORODISTANZA MINIMA E MASSIMA
AK3337 mm3,5 mm33,5 / 40,5 mm
KSD301A2-03934 mm4,4 mm29,6 / 38,4 mm
TK24-MG0335,5 mm3,8 mm31,7 / 39,3 mm

Osservate ora le immagini sottostanti. Nella prima possiamo notare un calibro che misura la distanza tra due punti segnati su un foglio, e questa distanza è di 36 mm. I punti rappresentano un’ipotetica posizione nella quale è previsto venga montato un termostato.

interasse

Nelle immagini successive vediamo come tutti e tre i diversi termostati potrebbero essere applicati e fissati tramite viti posizionate a una distanza di 36 mm nonostante nessuno di essi abbia un interasse di quella dimensione. Ecco perché è importante, quando scegliamo un prodotto sulla base del suo interasse, non fermarsi solamente alla misura ufficiale ma valutare attentamente tutte le misure, comprese quelle dei passi delle viti predisposte al fissaggio.

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