#13 – Protettori termici ed effetto Joule
Oggi voglio parlare di come il passaggio di corrente possa condizionare l’intervento di un protettore termico. Il fenomeno che porta alla trasformazione dell’energia in calore è noto come Legge di Joule, e prende il nome dal fisico inglese James Prescott Joule (1818 – 1889) che nel 1848 riuscì a dimostrare che il calore poteva essere generato dalla corrente elettrica.
Il passaggio di corrente attraverso i contatti di un protettore termico può trasformarsi in calore e generare il fenomeno del declassamento. Significa che il passaggio di corrente può generare calore, che come tale viene percepito dal bimetallo e lo porta ad intervenire, non perché sull’applicazione nella quale è posto si sia realmente raggiunta la temperatura d’intervento, ma perché la corrente si è trasformata in calore. Non è facile determinare con precisione il grado di declassamento che subirà un protettore termico sensibile alla corrente (current sensitive). Questo poiché esso dipende dalla sezione del cavo, dalla conduttività dei materiali, dalle varie influenze ambientali e dalle caratteristiche tecniche del protettore stesso.
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Effetto Joule nel grafico dei protettori C
Per capire meglio possiamo prendere in esame il grafico che i nostri partner tedeschi di TMC hanno pubblicato sul loro catalogo. Possiamo vedere come i tre modelli C1 (alta sensibilità), C4 (media sensibilità) e C8 (bassa sensibilità) si comportano in presenza di un aumento della corrente di lavoro, e qual è il loro grado di declassamento. Preciso che si tratta di valori indicativi, a scopo esemplificativo, e non tassativi perché, come anticipato, influenzabili da diversi fattori esterni. I risultati non devono portare a una classificazione qualitativa dei tre modelli (argomento già trattato in “Qualità o prestazioni? Quando la gamma fa la differenza“) ma invece devono condurre a prendere coscienza della diversità dei tre prodotti, e della necessità di valutare il loro utilizzo prendendo in considerazione tutte le diverse peculiarità del prodotto, ma anche dell’applicazione.
Un protettore molto sensibile subirà un forte declassamento in caso di aumento della corrente, e interverrà molto prima di quanto non ci si aspetti. Un protettore poco sensibile, invece, non sarà influenzato da un eventuale sovraccarico di corrente, ma questo non sempre è un bene.
La conclusione alla quale arrivo sempre in questi casi è che il proprietario del progetto è la persona che conosce pregi e difetti della sua creazione, ma anche tutte le criticità, e ha il dovere di fare i relativi test per assicurarsi della perfetta intercambiabilità di un protettore, o della sua idoneità nel caso di nuovi progetti.
La gamma è vasta e le proposte che offriamo sono numerose. I principali protettori sensibili alla corrente sono: C1, BW-B2D, BW-A1D, KW-1T, KW-3B.
Invece quelli più strettamente termici sono: C4, C8, H20, H21, KSD9700
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