#12 – Arco elettrico e termofusibile
Con l’articolo di oggi vedremo come il formarsi di un arco elettrico possa essere causato da un’anomalia nell’installazione di un termofusibile e di come di conseguenza possa condizionare il funzionamento dello stesso.
Per sintetizzare, il flusso di corrente elettrica presente tra due elettrodi, formato quando l’elettricità salta da un elettrodo all’altro, è definito arco elettrico o fotovoltaico. Può essere causato da una sovratensione, un corto circuito, oppure dal danneggiamento di un materiale isolante posto a protezione di una superficie.
Ma perché questo fenomeno dovrebbe interessare i termofusibili?
Nel nostro articolo “Come funzionano i termofusibili” spiegavo che nel modello SW1 “durante il normale funzionamento la corrente scorre dal reoforo sinistro al contatto mobile e attraverso il corpo metallico del termofusibile arriva al reoforo destro.”
Significa che il corpo del termofusibile non è isolato ed è facilmente verificabile tramite un semplice controllo con un tester.
Qualità o prestazioni: qualche esempio pratico
Come mostra la figura possiamo fare tre diverse prove:
Con termofusibile funzionante:
- Reoforo di sinistra (parte con resina) e reoforo di destra: il passaggio è OK
- Reoforo di sinistra e corpo termofusibile: il passaggio è OK
- Corpo del termofusibile e reoforo di destra: il passaggio è OK
Con termofusibile intervenuto:
- Reoforo di sinistra (parte con resina) e reoforo di destra: il passaggio è KO, non vi è continuità
- Reoforo di sinistra e corpo termofusibile: il passaggio è KO
- Corpo del termofusibile e reoforo di destra: il passaggio OK, abbiamo CONTINUITÀ di corrente
Questo è un rischio molto alto perché significherebbe che il termofusibile è intervenuto, ma in realtà continua a lavorare e l’applicazione non ha nessuna protezione. Per ovviare a questo problema i termofusibili vengono sempre protetti con una guaina isolante, che deve essere scelta in funzione delle sollecitazioni che dovrà sopportare durante la fase di lavoro. È molto importante che vengano scelti e utilizzati materiali appropriati perché se non sopportassero lo stress di lavoro e si danneggiassero rischieremmo di avere il sopracitato arco elettrico, e quindi una nuova continuità di lavoro, con tutti i pericoli del caso.
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