Top

#143 COILTECH 2024: Nessuna sorpresa, solo conferme

Si è da poco conclusa la quindicesima edizione di COILTECH Italia. E il bilancio poteva essere scritto già ad agosto: nessuna sorpresa. Solo la conferma di una costante crescita e un continuo miglioramento dei servizi offerti e della soddisfazione dei partecipanti.

In effetti è incredibile come la squadra di QUICKFAIRS riesca sempre ad anticipare ogni esigenza o necessità e a prevenire ogni richiesta di espositori e visitatori.

Ormai è dal 2021 che parlo bene di COILTECH. Ho già espresso la mia opinione sul fatto che il loro format rappresenti il futuro del mondo fieristico nei mercati di settore e che Sebastian Kuester ha azzeccato tutte le scelte fin dall’inizio. Fin da quel lontano 2010 in cui andai a visitare la prima edizione di COILTECH Pordenone. Ad attendermi c’erano circa venti (forse trenta, ma non ci scommetterei) stand e, in tutta sincerità, ero certo che non avrei mai visto la seconda edizione, ma mi sbagliavo. Nel 2011 esponevo insieme ai nostri partner storici di TMC e il risultato fu decisamente positivo. Da allora R&D Components e TMC non hanno saltato un’edizione, a parte quella in “maschera” nel 2020. 

COILTECH è sempre cresciuta. Nel 2022 è nata COILTECH Deutschland e nel 2025 ci sarà la prima edizione di COILTECH North America, a NoviMichigan, per la quale risultano iscritti già quasi 200 espositori. Ora mi è stato riferito di clienti che a Pordenone avrebbero voluto ingrandirsi prendendo uno spazio maggiore. Ma questo non è stato possibile perché per farlo avrebbero dovuto abbandonare la posizione di privilegio acquisita in numerosi anni di partecipazione.

Direi che Mr. Kuester non sa cosa siano gli allori, e cosa significhi sedersi e accontentarsi. Tra i suoi grandi meriti sono sicuro che ci sia anche quello di aver saputo scegliere, e poi tenersi al proprio fianco, collaboratori eccellenti e motivati come Lucia La GrecaStefania Pasquale e Matteo Vezzini che formano un team veramente valido e stabile nel tempo. Simbolo, questo, anche di una serenità e stabilità aziendale necessarie per poter raggiungere grandi e ambiziosi risultati. 

Sicuramente QUICKFAIRS spende molto, in realtà investe. Non la pensano così altri organizzatori, italiani ed europei che, come si usa dire, “ti fanno pagare anche l’aria che respiri”. In COILTECH invece lo stand ha costi molto contenuti, l’ingresso è gratuito, i bar offrono gratuitamente panini, piatti e bibite, e alla fine del primo giorno c’è un tradizionale mega party con musica e vini, birre e prodotti tipi locali, come il prosciutto San Daniele, offerti gratuitamente a visitatori ed espositori. 

L’aspetto low cost però non deve far credere che significhi una qualità bassa, tutt’altro. Vi faccio due esempi pratici. Martedì 17 settembre era il giorno dell’allestimento e dopo una prima valutazione insieme a TMC abbiamo convenuto che sarebbe stato meglio ordinare un’ulteriore vetrina. Saranno state le 17:30 o le 18 della vigilia della fiera e, memore di altre esperienze dove mancavano arredi ordinati e pagati e li dovevi attendere con ansia, a volte sperare nel giorno dopo, francamente ero poco ottimista sul fatto che la mia richiesta potesse essere accolta, ma non per scarsa fiducia nell’organizzazione o negli allestitori, ma per un’obbiettività dettata dalla mia esperienza nel settore.

Fatto sta che lo staff ha preso subito in carico la mia richiesta. Si sono confrontati col magazzino e in non più di quindici minuti mi hanno dato l’OK, dicendomi che la vetrina stava arrivando allo stand. Faccio ritorno alla base e considerate che per mia abitudine ho sempre un passo abbastanza veloce, ma l’attesa è stata veramente breve e la vetrina è arrivata.

COILTECH

Il secondo esempio invece risale alla COILTECH di Augsburg, quando io e il mio collega Matteo Butti l’abbiamo visitata Giovedì 21 marzo 2024. Quel giorno, quando abbiamo lasciato la macchina al parcheggio, era una mattinata nuvolosa e ci siamo chiesti se dovessimo prendere o meno l’ombrello. Ci distanziavano dalla fiera circa 600 o 700 metri e girare una fiera da visitatore con un ombrello al seguito è una seccatura. E poi perché avrebbe dovuto piovere proprio quando uscivamo…? Detto fatto, al momento di uscire diluviava ma non ci siamo bagnati, perché? Perché l’organizzazione di COILTECH aveva previsto degli ombrelli gadget, tra l’altro di dimensioni enormi, che venivano distribuiti, non serve dirlo, gratuitamente.

Il fatto è che prima che il problema nasca, QUICKFAIRS ha la soluzione. Ma tutto questo è solo la cornice di una fiera che potrebbe tranquillamente sopravvivere, almeno per cinque o sei edizioni, anche eliminando tutto quanto ho detto fin qui, e vivendo solo della fama che si è creata in questi anni. Per questo mi fa un immenso piacere vedere che la manifestazione continua a crescere e a conquistare nuovi mercati, se lo sono meritati.

Ma COILTECH è anche (in realtà soprattutto o solo) lavoro e business e devo dire che la tendenza a fare buoni affari continua a crescere.

Due cose mi hanno fatto molto piacere. Rivedere una vecchia conoscenza, addirittura un contatto che seguiva mio padre molti anni fa, che si è fermato a salutarmi dicendo che segue i miei articoli di R&D Social, e avere apprezzamenti anche da altri clienti, anche alcuni che al momento non stanno acquistando da noi. Fa sempre piacere ricevere commenti positivi sul proprio lavoro.

La seconda cosa che mi ha trasmesso molto entusiasmo è data dalla conferma che le solutions provider di TMC stanno diventando una realtà. Ci sono già alcuni progetti in essere e non sono poche le richieste di informazioni da parte di avvolgitori e produttori di motori elettrici. Inoltre, non è mancato l’interesse per i protettori termici di TMC e sembrerebbe che per la prossima COILTECH saremo pronti per un incremento di gamma.