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#86 – In caso di incendio che fine fa il protettore termico?

Parliamo sempre di dispositivi di sicurezza termica e abbiamo proposto fin qui un numero pressoché infinito di soluzioni atte a garantire che una macchina di qualsiasi genere venga protetta in caso di surriscaldamento o che la temperatura venga controllata all’interno di un range prestabilito. 

Ma se tutto dovesse andare per il verso sbagliato e per qualsiasi motivo avessimo un principio di incendio, per esempio in una macchine per caffè, come si comporterebbero i protettori termici? 

La sicurezza è fondamentale e viene prima di tutto. A maggior ragione quando si parla di elettrodomestici, di macchine che entrano nella nostra quotidianità, nelle nostre abitazioni a contatto diretto con i membri delle nostre famiglie.

Eppure, gli incidenti possono capitare, per svariate ragioni. Ragioni che vanno dall’errore umano, a un guasto interno all’apparecchiatura o a un impianto elettrico obsoleto. E non sempre è possibile individuarne la causa. Per questo motivo la normativa ha imposto una serie di requisiti atti a garantire l’utilizzo di materiali ignifughi. Questi materiali sono racchiusi nella norma IEC 60695-2-11.

Questa normativa disciplina il cosiddetto GWT – Glow wire test, letteralmente tradotto in “prova del filo incandescente”.  Si tratta di un test che riproduce gli effetti di forti innalzamenti della temperatura per valutare la possibilità che il materiale possa incendiarsi. In modo particolare le parti plastiche entrano in contatto con il filo incandescente ma non devono prendere fuoco, oppure devono spegnersi entro 30 secondi.

incendio

Ritorniamo al caso in cui un protettore termico AM03 sia installato a protezione di una pompa a solenoide contenuta all’interno di una macchina per caffè che si incendia. Raggiunta la temperatura d’intervento (normalmente tra i 90°C e i 120°C) il nostro protettore interverrà e i contatti si apriranno. La macchina così non sarà più alimentata. Ma questo potrebbe non essere sufficiente nel caso in cui vi sia un principio di incendio in corso e l’unica funzione che può svolgere è quella di non alimentare il fuoco.

Questo è possibile se il dispositivo è prodotto con materiali ignifughi e se ha passato il GWT. Questo è proprio il caso del nostro AM03 che non è l’unico componente di una macchina per caffè ad essere composto da materiali ignifughi. Tutti i componenti devono rispettare queste caratteristiche e in linea di massima lo fanno, ma non sempre vengono certificati secondo la norma DIN EN 60695-2-11.

ALBOL, come si diceva, ha fatto un’altra scelta, ha omologato il prodotto e su richiesta può anche fornire connettori certificati per Glow wire test

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