#84 – Piccole dimensioni ma alte temperature
La miniaturizzazione dei dispositivi di protezione termica e di controllo della temperatura è ormai una necessità, come si diceva in “La miniaturizzazione dei protettori termici“. Ed è chiaro che riducendo le dimensioni si riducono le prestazioni.
Ma è sempre così?
L’esempio più facile da citare per dimostrare come riducendo le dimensioni si riducano le prestazioni è quello del paragone tra protettore termico e termostato bimetallico. Il funzionamento è il medesimo, entrambi si basano sul bimetallo che al variare della temperatura, in seguito al diverso coefficiente di dilatazione dei metalli che lo compongono, si piega e apre (o chiude) i contatti. Le diverse caratteristiche costruttive e le diverse dimensioni dei bimetalli utilizzati portano i protettori termici a performance molto più basse dei termostati. I primi infatti si posizionano mediamente su una portata di 2,5A 250V per 10.000 cicli e arrivano al massimo, ma solo pochi costruttori ci riescono, a 16A 250V per 10.000 cicli (si veda V7AM) e non si tratta di microprotettori termici. Lo stesso discorso vale per le temperature massime dei protettori termici, che non vanno oltre i 200°C (C1 e C4).
Invece i termostati bimetallici con disco da ½”, per intenderci i TK24, lavorano normalmente a 10A 250V per 100.000 cicli, con la possibilità di arrivare a 16A 250V per 30.000 cicli e con una forbice di temperature che vanno da 40°C sotto lo Zero, a 425°C.
Dimensioni ridotte, performance inferiori.
Questa è in linea di massima la regola, ma non è sempre vero, o almeno non del tutto.
Abbiamo visto però che THERMOREX ha sviluppato il primo microtermostato che rappresenta la via di mezzo tra protettore e termostato. Le prestazioni sono decisamente superiori ai primi e leggermente più basse dei secondi. Si diceva però che la temperatura massima raggiungibile fosse di 200°C con una corrente di 5A 250V e 100 mila cicli.
Ma di recente il TK127 è stato testato per 425°C e ha superato la prova, anche se in questo caso sono garantiti solo (si fa per dire) 1.000 cicli.
Ecco perché si può parlare di un termostato che nonostante le sue piccole dimensioni è in grado di raggiungere alte temperature.
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