#35 – Progetto Fuoco: falsa partenza e ottimo recupero
La scorsa settimana abbiamo preso parte, per la prima volta in qualità di espositori, alla PROGETTO FUOCO di Verona.
In tutta sincerità, l’inizio, parlo della mattinata di Mercoledì 4 maggio, non è stato assolutamente positivo. L’urgenza con la quale abbiamo scelto all’ultimo momento di partecipare ci ha spinti a scegliere un pre-allestito anziché puntare sul nostra tradizionale allestitore, ma è una scelta che in passato abbiamo fatto più volte (Pordenone, Monaco di Baviera, Istanbul, Barcellona) senza dovercene pentire. Questa volta è andata diversamente. Alle ore 18:00 del 3 maggio lo stand era solo parzialmente allestito, vi erano solo le pareti e il ripostiglio. Gli organizzatori hanno ammesso il ritardo, ma contemporaneamente ci hanno garantito che entro la fine della giornata tutto sarebbe stato completato. Così, dopo avere appeso i nostri 3 poster, abbiamo lasciato la fiera.
Il giorno seguente, al nostro arrivo, circa 10 minuti prima dell’inizio della manifestazione, avevano aggiunto solo il tavolo e le sedie, ma nessun supporto espositivo e niente reception. Inoltre mancavano all’appello due poster. Dopo alterne vicende, grazie alla nostra caparbietà ed insistenza, alla collaborazione degli allestitori, e al buon senso manifestato dagli organizzatori siamo riusciti, intorno alle 13:00 ad avere il nostro stand completo, o quasi. I due poster spariti non sono stati ritrovati e la teoria che è andata per la maggiore è che prima della chiusura l’adesivo non abbia retto, facendo cadere per terra le immagini. Gli addetti alle pulizie li hanno raccolti e considerati da buttare…non siamo pienamente convinti da questa tesi, ma non abbiamo potuto aggiungere altro.
Progetto Fuoco: risultati soddisfacenti
Superato questo primo scoglio tutto è andato per il verso giusto. I contatti sono stati numerosi e soddisfacenti. Apparentemente di buona qualità, e qualcuno si è già attivato per chiederci un’offerta, cosa molto rara nel primo post-fiera. Unico rammarico è che la grande maggioranza dei nostri contatti sia rappresentata da società estere. Questo non è un problema ovviamente, R&D Components opera su scala mondiale, ma è anche il segnale di una presunta refrattarietà dei Buyer italiani a trovare nuove soluzioni, forse perché seduti sugli allori di un glorioso passato, o forse perchè schiacciati da una burocrazia mostruosa e da una trafila tecnica che spegne ogni entusiasmo a trovare nuove alternative. In entrambi i casi non sono buoni segnali per il futuro, perché l’impressione è che all’estero siano più aperti al cambiamento dei vecchi fornitori.
Questa, ovviamente, è solo una sensazione, dovuta al fatto che il 60% dei nostri contatti proveniva dall’estero.
Ma è anche la testimonianza dell’internazionalità di questa fiera che, stando a quanto hanno ufficialmente affermato gli organizzatori ha avuto 60.000 visitatori, riconfermando le cifre pre-Covid.
I prodotti che sono stati chiesti per la maggiore sono stati quelli che ci aspettavamo, i tradizionali termostati bimetallici della serie TK24 e TK32, ma anche le Sonde di temperatura e in modo particolare gli NTC, sia le sonde che gli NTC per riscaldamento.
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