#137 Caso studio: se decide una capra
In venticinque anni di attività se ne possono vedere di tutti i colori e non sempre tutto è positivo. Voglio parlare di un caso studio, di una situazione da manuale, che purtroppo ho visto in prima persona. Naturalmente andrò ad omettere alcuni particolari per evitare che i protagonisti possano sentirsi chiamare in causa, offendersi o aversene a male. Per alcuni anni ho fornito alcune migliaia di termofusibili SW1 a un piccolo costruttore di elettrodomestici senza che fosse riscontrato alcun tipo di problema. In seguito, la continua richiesta di utilizzare un cavo meno performante nel cablaggio...
#83 – Un termofusibile a 425°C?
Abbiamo visto che la temperatura massima d’intervento di un termofusibile è di 240°C con la possibilità di arrivare a 260°C o 280°C. Invece ora vi dico che possiamo arrivare fino a 425°C. Com’è possibile? In alcuni casi lo vuole il responsabile tecnico, in altri è espressamente richiesto dalla normativa, ma sono molte le applicazioni in cui diventa indispensabile avere una sicurezza estrema non riarmabile. Ecco che veniamo contattati per sapere se sia possibile avere un termofusibile che intervenga a temperature molte elevate, ad esempio sopra i 400°C. La risposta è no. Lo abbiamo detto prima, un termofusibile assiale arriva al massimo a 280°C, e si tratta di produzioni molto particolari. Esiste...
#66 – Il termofusibile non è un diodo
Mi soffermo velocemente oggi su una similitudine che può ingannare, facendo confondere un diodo con un termofusibile. Come funziona questo secondo componente è stato trattato in “Come funzionano i termofusibili”, è stato chiarito che si tratta di un dispositivo termico di sicurezza. Il diodo invece è un componente elettronico. E' un semiconduttore che consente al flusso della corrente di circolare in un’unica direzione, impedendone la circolazione nella direzione opposta. Inoltre, modifica la corrente alternata (AC) in corrente continua pulsante (DC), e per questo motivo vengono anche chiamati raddrizzatori. Infine, i diodi sono caratterizzati dalla polarità, quindi da un polo positivo, detto anodo e da uno negativo detto catodo. Il diodo non è un componente che rientra nella gamma di R&D Components proprio perché,...
#60 – Termofusibile su nastro
In un’epoca come quella in cui stiamo vivendo, estremamente frenetica, globalizzata e soggetta a continui cambiamenti dei mercati, sta diventando sempre più importante riuscire a contenere i costi di produzione. Per poterlo fare esistono sostanzialmente due diverse alternative. La prima è quella di ridurre i costi tramite la ricerca dei componenti più economici e dei fornitori più competitivi, gestire i costi della manodopera all’interno di gabbie salariali, fino alla soluzione estrema della delocalizzazione della produzione verso aree con basso costo del lavoro e burocrazia e pressione fiscale al minimo. Questa è...